Nei mesi di giugno e luglio 2018 la Breast Unit Bergamo-Est di Seriate ha preso parte ad un importante lavoro di Experience europea, unica in provincia di Bergamo, che ha coinvolto molti Centri di eccellenza di Senologia e dedicato alla localizzazione intra-operatoria di lesioni tumorali di pochissimi millimetri, dunque in fase molto precoce, utilizzando una sofisticata apparecchiatura di ultima generazione.
In questo modo, intervenendo con tempestività in fase iniziale della malattia, si mira ad ottenere una guarigione completa dal tumore, evitando molto spesso cure complementari, spesso gravose sia per la paziente che per il S.S.N.
A seguire la progettazione e l'applicazione pratica della metodica nell'Ospedale “Bolognini” di Seriate sono stati il Dr Domenico Gerbasi, responsabile del Coordinamento della Breast Unit e il Dr Gianluigi Patelli, direttore del Servizio di Radiologia, con la supervisione del Prof Giuseppe Nastasi, responsabile Scientifico della Breast Unit.
L'Experience ha riguardato l'utilizzo di un'apparecchiatura speciale progettata a Londra e che sfrutta un principio fisico di tipo elettromagnetico per la localizzazione di neoplasie mammarie piccolissime o siti metastatici extramammari.
Tutto ciò è rivolto a perfezionare l'accuratezza in sala operatoria di asportazione precoce di tumori individuati proprio “sul nascere” e spesso rilevabili come microcalcificazioni. Infatti, grazie ai programmi di screening mammografico, circa metà delle lesioni tumorali del seno non sono palpabili al momento della diagnosi e molto spesso non sono neppure eco-visibili. Ciò può logicamente rappresentare un problema per il chirurgo al momento della localizzazione della piccola lesione non palpabile né visibile ad occhio nudo durante l'intervento. I metodi standard fino ad oggi usati per aiutare il chirurgo nella localizzazione di lesioni simili sono stati: il posizionamento di un filo guida, che però rischiava di sposizionarsi durante il tempo che precede l'intervento e che registrava le difficoltà di programmazione degli interventi e spesso l'insoddisfazione della paziente. In alternativa era possibile utilizzare un repere debolmente radioattivo, che, anche se innocuo, richiedeva il coinvolgimento del Reparto di Medicina Nucleare, non sempre disponibile in tutti gli Ospedali.
La nuovissima procedura di tipo magnetico in questione, invece, è stata progettata e sviluppata appositamente per superare questi problemi. L'apparecchiatura è costituita da una sonda collegata ad un dispositivo dotato di un display numerico e che emette un segnale sonoro al momento della localizzazione del repere metallico che, su guida mammografica, viene posizionato esattamente nel sito del tumore dallo staff dei radiologi anche fino ad un mese prima dell'intervento. In sala operatoria, il chirurgo utilizza la speciale sonda magnetica per localizzare esattamente il repere e quindi la lesione tumorale, anche se questo misura addirittura solo 3-4 millimetri di diametro. Contestualmente con lo stesso apparecchio è altresì possibile localizzare eventuali linfonodi sentinella e valutare se contengono metastasi. In questo caso lo strumento utilizza il principio della suscettibilità magnetica e genera un campo magnetico alternato che magnetizza temporaneamente le particelle di ossido di ferro presenti nel tracciante utilizzato per localizzare il linfonodo con estrema precisione. I risultati di questo studio scientifico, conclusosi nei giorni scorsi nell'Ospedale “Bolognini” di Seriate, sono stati ottimi nell'applicazione pratica in sala operatoria e inviati al Centro elaborazione dati che coordina il progetto europeo: essi verranno successivamente analizzati e resi pubblici nei prossimi mesi. Naturalmente l'accuratezza chirurgica che si ottiene con queste sofisticate apparecchiature e procedure si traduce in risultati tangibili facilmente intuibili da chiunque dal punto di vista del controllo oncologico globale della malattia neoplastica che, come tutti sanno, garantisce risultati migliori se diagnosticata e curata il più precocemente possibile e con le metodiche più all'avanguardia in questo campo della medicina. A questo risultato la Breast Unit Bergamo Est di Seriate punta da sempre e, come i precedenti lavori scientifici, rivolge anche questo progetto all'ottimizzazione della qualità delle cure in campo senologico-oncologico negli ospedali del territorio bergamasco di Seriate Alzano L., Piario e Lovere, tutti gestiti dall'A.S.S.T. Bergamo Est.